domenica 24 marzo 2013

Crema Catalana

Crema Catalana - www.lapasticceriadichico.it
Un dessert reso famoso dalla sua semplicità la Crema Catalana
La Crema Catalana è un dessert molto conosciuto e apprezzato, infatti è presente nei menù di quasi tutti i ristoranti.
Questo è  dovuto sia alla sua bontà, sia la fatto che prepararla è davvero molto semplice.
Altro pregio della Crema Catalana è che può  essere preparata in anticipo, conservata in frigorifero e  ultimarla al momento di essere servita, magari caramellando lo zucchero davanti agli ospiti, così da diffondere l'odore di caramello, che  metterà loro l'acquolina in bocca.
La Crema Catalana è un dolce tipico della Catalogna, dove è tradizione prepararla il 19 marzo, infatti viene anche chiamata Cream de S. Joseph .



Questa è la ricetta per 6 persone:
  •  6 Tuorli d'uovo
  •  150g di zucchero
  •  40g di maizena
  •  400cl di Latte
  •  100cl di panna liquida da dolci
  •  1 Bacca di vaniglia
  •  La buccia di un limone (non trattato) 
  •  Zucchero di canna per caramellare




Procedimento:
  1. Mettete a bollire il latte e la panna con 2 cucchiai di zucchero, la buccia di limone e la parte esterna della bacca di vaniglia, incidere la bacca per la sua lunghezza e raschiare con la punta di un coltello (la parte interna va messa nello zucchero come al punto 2).
  2. A parte frustate 4 cucchiai di zucchero, la maizena passata al setaccio e l' interno della bacca di vaniglia. 
  3. Aggiungete al composto i tuorli d' uovo e frustate fin quando inizia a schiarire.
  4. Una volta raggiunto il bollore versate il latte filtrandolo con un colino nel  composto.
  5. Rimettete sul fuoco finché la  crema avrà preso una consistenza vellutata, (mi raccomando non esagerate nella cottura altrimenti si straccia) avendo cura di girare  per evitare che si attacchi al fondo della pentola.
  6. Quando la crema è pronta versate in 6 ciotole di ceramica e riponete in frigo.
  7. Al momento di servire, cospargete di abbondante zucchero di canna e con l'aiuto di un flambatore (piccola fiamma ossidrica) fate caramellare lo zucchero. Se siete sprovvisti del flambatore, mettete le ciotole in una teglia da forno con bordo alto e versate acqua fredda fino a coprire 3/4 circa dell'altezza delle ciotole, così da non far scaldare la crema all'interno. Posizionate direttamente sotto il grill e mettete il forno al massimo, fin tanto che lo zucchero si sia caramellato. Attenzione a non bruciare troppo lo zucchero altrimenti sarà amaro.
Difficoltà di realizzazione: Bassa
Tempo totale di realizzazione: 30 minuti

Il mio consiglio: non gettate l'albume, sarebbe un peccato,  preparateci invece delle lingue di gatto, ottime per accompagnare le nostre ciotole di crema catalana.


Commentate e inviatemi tutte le richieste che volete, sarò felice di rispondere alle vostre domande!   

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La mia ricetta realizzata da :

Adriana



Federico pet il pranzo preparato la crema catalana, le tue ricette sono sempre graditissime, veramente buona, delicata, da ripetere, buon pomeriggio, serata

16 commenti:

  1. Risposte
    1. Direi proprio di sì. I dolci semplici secondo me sono sempre i migliori. Grazie,continua a seguirmi i prossimi giorni pubblicherò delle meringhe molto particolari e simpatiche. Che ho pensato per usare gli albumi rimasti della Crema catalana.

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  2. Proverò la tua ricetta che prevede l'uso di panna dopo molti altri tentativi non del tutto soddisfacenti con la ricetta tradizionale... Il mio problema è l'odore dell'uovo che emerge troppo fortemente. Ho provato ad aumentare le dosi degli aromi (cannella e limone) ma niente da fare. Qualche altro consiglio?

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    1. Intanto ti ringrazio per la fiducia. Il mio consiglio è quello di usare come aromi la buccia di limone ( non trattato) e la bacca di vaniglia, anche se un poco costosa sono sicuro che darà un'ottimo risultato. Quando proverai la mia ricetta, mi farebbe piacere sapere se ne sei rimasto/a soddisfatto/a. A Presto.

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  3. Finalmente ho avuto occasione di provare la tua ricetta. L'ho preparata questa mattina per il ristorante per il quale lavoro. I clienti hanno raschiato meticolosamente le ciotole di crema ed anche i titolari mi hanno detto che era molto buona. Io ho assaggiato la crema ancora calda ( quella che rimaneva sul fondo del pentolino) e mi è sembrata soddisfacente. Un momento di panico durante la cottura perché la crema ha iniziato a rapprendersi così bruscamente che ho temuto di aver superato i fatidici 85°. Per fortuna non era così ed è bastato mescolare energicamente per recuperare una struttura omogenea. Grazie ancora per la ricetta, mi riservo di interpellarti ancora per consigli... anzi visto che ci siamo: a Marzo dovrò preparare ottantaquattro tortini al cioccolato per un pranzo di gruppo. Sorvoliamo sulla tragedia che sarà l'impiattamento con salsa al cioccolato e pallina di gelato. Il problema vero è avere i tortini pronti ed alla giusta temperatura di servizio. Credo che la soluzione migliore sia cuocerli mentre gli ospiti mangiano il secondo, tanto il tempo di cottura è breve. Il problema è che il forno ventilato è grande quanto un forno domestico e non so se riesca a cuocerne anche solo quaranta per volta. Viceversa i due forni statici sono molto grandi ma non riescono a farmi ottenere la formazione rapida della crosta come è necessario per questo dolce. Cosa mi consigli?

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    1. Ti ringrazio molto per essere stato/a così gentile da farmi sapere, che la mia ricetta ha avuto successo, per me è importate e molto gratificante avere queste belle notizie, anche perchè fare un blog con tutte video ricette è veramente un gran lavoro. Riguardo hai tortini, io tempo fa in occasione di una cena, ho risolto il problema preparandoli in anticipo, dopo di che li ho raffreddati molto rapidamente, per poi passarli in forno prima di servirli, ho usato la ricetta che trovi nel blog e devo dire che il risultato è stato buono. A presto.

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    2. Ciao Federico, gli ottantaquattro tortini al cioccolato sono stati serviti in maniera ottimale seguendo le tue istruzioni. Il mio timore era che riscaldandoli in forno statico proseguissero la loro cottura, invece si sono scaldati e son rimasti morbidi come dovevano (a parte quelli di una teglia dimenticata in forno). Esperienza indimenticabile: l'unico recipiente abbastanza grande per l'impasto era il pentolone cuocipasta! Meno male che è passata!
      Giovanna

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    3. Ciao a Te e grazie per questo bel commento che hai lasciato, queste sono parole che mi rallegrano la giornata, mi fa molto piacere che sia andato tutto bene, e che abbiano avuto successo. Continua a seguirmi e a provare le mie ricette, se ti va inviami qualcuna delle Tue, sarò lieto di proporle nel mio blog........!!!! A presto Federico

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    4. ciao io ho provato diverse ricette per la crema catalana, ma nessuna per ora mi ha soddisfatta, provero ancvhe questa e ti diro,

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    5. Mi sembra di capire che ho a che fare con una vera intenditrice di Crema Catalana, spero vivamente che la mia ricetta di soddisfi, fammi sapere!!!

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  4. Buonissima! !
    E invece una ricetta per un budino alla vaniglia ?
    Magari senza panna e colla di pesce?
    Grazie
    Vale

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  5. Intanto grazie per i complimenti, poi per la tua richiesta ti dico che cercherò di esaudirla il prima possibile, considera però che il tempo a mia disposizione da dedicare al blog è sempre meno, quindi non so quando questo succederà.

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  6. Grazie per la disponibilità , purtroppo non ho resistito ed ho provato una ricetta del budino trovata in rete credo molto classica 3 uova, 3 cucchiai di maizena, zucchero, aromi e mezzo litro dì latte,realizzata sul fornello come una crema pasticcera. Io poi ho rivestito delle ciotoline con caramello e le ho riempite con la crema e messe in frigo. Il giorno stesso erano "perfette", il caramello molto filante...purtroppo nei budini mangiati il giorno dopo il caramello era diventato acqua zuccherata!!! Un Po' come accade per il caramello dei bignè nel crocambouche, so che lo zucchero tende a scogliere in frigo perché assorbe acqua ma c è un modo x ovviare a questo inconveniente ? E perché per la crème caramel che viene cotta a bagnomaria in forno non ho mai avuto questo inconveniente?
    Se puoi aiutarmi a capire...
    Grazie ancora
    Vale

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    1. Ciao Vale, purtroppo, il problema dello zucchero è che non sopporta l'umidità e di umidità in questa base c'è tanta, per questo motivo nella crema catalana lo zucchero va caramellato poco prima di servirla. Una soluzione che si adotta per creare decorazioni più resistenti all'umidità è di usare l'isomalto, ma con questo il caramello non si ottiene e per ottenere il classico colore devi usare coloranti, te lo sconsiglio.Nella créme caramel, la differenza sta nel fatto che l'umidità presente nella crema è molto poco essendo stata questa in forno, quindi il caramello resiste meglio prima di sciogliersi.
      Spero di essere stato abbastanza chiaro, a presto Federico

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  7. Ciao vorrei chiederti per un caramello per la panna cotta fatto con 150 grammi di zucchero e 3 cucchiai di acqua quanto glucosio va messo?
    1 cucchiaio è troppo?
    Grazie
    Alessandro

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    1. Un cucchiaio non troppo abbondante va bene, ricorda che il caramello teme l'umidità, quindi evita di tenerlo troppo a lungo in frigo.

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