...Ma che Soddisfazione!...
Secondo il mio punto di vista, i foodblogger si dividono in due categorie, la prima categoria è composta da persone che iniziano a scrivere un blog per passione, poi trasformano questa passione in un lavoro, quindi come in tutti i lavori, queste si impegnano a realizzare le proprie idee a tempo pieno e giustamente, il loro intento primario è di avere un riscontro economico, sentendosi soddisfatti e realizzati quando questo avviene.
L'altra categoria di foodblogger, è quella di cui faccio parte io, cioè persone che hanno iniziato a scrivere un blog per passione e non intendono trasformare questa in un lavoro, dedicando a ciò solamente il proprio tempo libero, naturalmente, queste persone non ambiscono e non potranno pretendere un resoconto economico, quindi per quanto mi riguarda, le soddisfazioni necessarie a dare nuovi stimoli per proseguire, si ricevono quando si vede apprezzato il proprio operato, proprio come nel caso di questa mia intervista.
Da quando ho iniziato a scrivere questo blog, quasi 6 anni fà, la domanda più frequente che mi è stata rivolta da amici e conoscenti è stata: Ma quanto ci guadagni?
Se parliamo in termini economici la mia risposta è "nulla", se invece consideriamo altri fattori, ho guadagnato tantissimo.
Prima di tutto, grazie alle richieste dei miei lettori e agli errori che ho commesso, che quest'ultimi mi hanno fatto notare, ho accresciuto le mie conoscenze professionali, poi visto che in questa avventura sono coadiuvato da mia moglie, ho passato del tempo con lei costruendo un qualcosa insieme al di fuori della solita routine, questo ha contribuito di certo a rafforzare il nostro rapporto, ed infine, forse il guadagno più bello che ho ricevuto, è stato avere la fortuna di incontrare durante questo dolce viaggio delle persone bellissime, con cui è nata una amicizia vera e non dettata da alcun interesse, se non da quello di fare dolci.
E' per questi motivi che per me, essere stato contattato da Pasticceria Internazionale, una delle riviste di settore più importanti d'Italia, è stato una cosa inaspettata e molto gratificante.
Mi rendo conto che una semplice intervista non sia nulla di eccezionale, ma per uno come me, che fa il pasticcere da quando aveva 14 anni, e tutto quello che ha imparato lo ha imparato con tanta gavetta e nessuna scuola professionale, è davvero un traguardo inatteso e molto importante.
Se ho raggiunto questo traguardo non è solo merito mio, ma anche della mia famiglia, che mi ha aiutato, criticato, incoraggiato e in alcuni casi fatto delle rinuncie per concedermi il prezioso tempo necessario per fare il foodblogger.
Ci tengo molto a ringraziare MariaLuisa Lucchesi, la bravissima giornalista, che mi ha intervistato ed è riuscita con maestria a mettere il mio pensiero nero su bianco in maniera impeccabile e che con la sua gentilezza, dolcezza e pazienza è riuscita a mettermi a mio agio, facendomi dimenticare di essere un timido incallito.
Se parliamo in termini economici la mia risposta è "nulla", se invece consideriamo altri fattori, ho guadagnato tantissimo.
Prima di tutto, grazie alle richieste dei miei lettori e agli errori che ho commesso, che quest'ultimi mi hanno fatto notare, ho accresciuto le mie conoscenze professionali, poi visto che in questa avventura sono coadiuvato da mia moglie, ho passato del tempo con lei costruendo un qualcosa insieme al di fuori della solita routine, questo ha contribuito di certo a rafforzare il nostro rapporto, ed infine, forse il guadagno più bello che ho ricevuto, è stato avere la fortuna di incontrare durante questo dolce viaggio delle persone bellissime, con cui è nata una amicizia vera e non dettata da alcun interesse, se non da quello di fare dolci.
E' per questi motivi che per me, essere stato contattato da Pasticceria Internazionale, una delle riviste di settore più importanti d'Italia, è stato una cosa inaspettata e molto gratificante.
Mi rendo conto che una semplice intervista non sia nulla di eccezionale, ma per uno come me, che fa il pasticcere da quando aveva 14 anni, e tutto quello che ha imparato lo ha imparato con tanta gavetta e nessuna scuola professionale, è davvero un traguardo inatteso e molto importante.
Se ho raggiunto questo traguardo non è solo merito mio, ma anche della mia famiglia, che mi ha aiutato, criticato, incoraggiato e in alcuni casi fatto delle rinuncie per concedermi il prezioso tempo necessario per fare il foodblogger.
Ci tengo molto a ringraziare MariaLuisa Lucchesi, la bravissima giornalista, che mi ha intervistato ed è riuscita con maestria a mettere il mio pensiero nero su bianco in maniera impeccabile e che con la sua gentilezza, dolcezza e pazienza è riuscita a mettermi a mio agio, facendomi dimenticare di essere un timido incallito.
Complimenti a te, una grande soddisfazione.
RispondiEliminaAnche la sola condivisione delle volte fa nascere amicizie inaspettate ne ho la prova in questi anni di blog.
Hai ragione, la cosa più bella che mi ha dato questo blog è stata la possibilità di incontrare persone speciali con cui è nata una bellissima amicizia.
Elimina